Un ponte tra passato e presente
Sulle rive del Lago Maggiore, tra Italia e Svizzera, si snoda un sentiero storico di 18 tappe che riporta alla luce un capitolo oscuro e al contempo luminoso della nostra recente storia. Il "Percorso della Speranza", un progetto promosso dalla Fondazione Monte Verità e Insubrica Historica, invita a ripercorrere le tracce di ebrei, disertori, partigiani e fuggiaschi che, tra il settembre 1943 e l'aprile 1945, trovarono rifugio in Svizzera, scappando dalla guerra e soprattutto dalle persecuzioni nazi-fasciste nella vicina Italia.
Un'eredità di solidarietà
Il periodo 1943-1945 fu un periodo di profonda sofferenza e divisione per la penisola Italiana. Tuttavia, in questo contesto bellico drammatico, emerse con forza la solidarietà tra le popolazioni dei due paesi confinanti. La Svizzera, e in particolare il Locarnese con il suo territorio montuoso e la sua tradizione di neutralità, divenne un rifugio per migliaia di persone in fuga dalla vicina Italia. La fratellanza e l'accoglienza che caratterizzarono quei rapporti rappresentano un patrimonio inestimabile, un esempio di umanità che continua a risuonare nel presente. Vi furono due crisi umanitarie, la prima nel settembre 1943 con l'afflusso di almeno 10'000 fuggiaschi dall'occupazione tedesca del Nord Italia, e una seconda crisi, nell'ottobre 1944 quando forze tedesche e fasciste occuparono con la forza il territorio della Zona Libera Ossola, più comunemente conosciuto come "Repubblica Partigiana dell'Ossola". Furono circa 10'000 civili, bambini e partigiani che riuscirono a trovare rifugio e accoglienza nella vicina Svizzera.
Un percorso che riunisce luoghi che parlano
Il progetto, voluto e curato da Nicoletta Mongini e Raphael Rues, si basa sull'idea che i luoghi siano custodi di una memoria viva. Attraverso 18 targhe metalliche di colore ottone, dotate di QR code, disseminate nei comuni di Ascona, Brissago, Cannobio e Verbania, è possibile accedere tramite il sito web www.percorsodellasperanza.org a una narrazione dettagliata e coinvolgente, che ripercorre le vicende di chi cercò salvezza in queste terre.
Una carta interattiva permette di visualizzare su una mappa le tappe del Percorso della Speranza e di accedere alle informazioni su ogni luogo.
Storie di vita
Le storie che emergono da questo percorso sono intense e toccanti. Figure come Lilly Volkart, Wladimir Rosenbaum, Silvio Baccalà e Vincenzo Martinetti diventano i volti di una generazione che ha vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra e la speranza della rinascita. Eventi tragici, come l'eccidio di Fondotoce, si intrecciano con episodi di coraggio e altruismo, offrendo un quadro completo e multiforme di un periodo storico complesso. Vengono commemorati anche eccidi e respingimenti, come quello della famiglia Gruenberger alla frontiera di Brissago, la quale venne poi sterminata nel campo di concentramento di Auschwitz.
Un'eredità per il futuro
Il "Percorso della Speranza" non è solo un omaggio al passato, ma anche un invito a riflettere sul presente e sul futuro. In un'epoca mondiale caratterizzata da nuove sfide e da crescenti tensioni, le storie di accoglienza e solidarietà narrate da questo progetto assumono un significato ancora più profondo. La narrazione è curata dal punto di vista storico dà spazio alla complessività della problematica riguardante la Svizzera, in particolare il Locarnese, come terra di asilo.
Un impegno collettivo in evoluzione
Il "Percorso della Speranza" è il frutto di un impegno collettivo, reso possibile grazie al sostegno di numerose istituzioni e associazioni, tra cui i quattro comuni di Verbania, Cannobio, Brissago e Ascona e l'Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Valle Maggia che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del progetto. Il lavoro è stato concepito per dimostrare che la memoria storica è un bene comune e che la collaborazione tra diversi attori può portare a risultati significativi. È anche un progetto in evoluzione, che dopo la sua concezione nell'autunno 2023 è pensato per continuare a essere incrementato.
Il "Percorso della Speranza" va oltre il classico e semplice itinerario turistico. È un viaggio nel cuore dell'umanità, un invito a non dimenticare le sofferenze del passato e a costruire un futuro più giusto e solidale.
Persone di contatto e co-responsabili:
- Nicoletta Mongini, Fondazione Monte Verità, Ascona E-Mail: nicoletta.mongini@monteverita.org
- Raphael Rues, Insubrica Historica, Minusio E-Mail: info@insubricahistorica.ch