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Confinante con la Francia, il comune di Thônex, nel Cantone di Ginevra, è stato teatro di diversi eventi tra il 1939 e il 1945 legati all'attraversamento clandestino del confine tra i due Paesi. Emilie Fischer presenta il percorso commemorativo inaugurato nel 2022 dal comune, che ripercorre la storia delle persone e degli eventi che hanno segnato questi luoghi.

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Nella primavera del 2023, il Consiglio federale ha deciso di creare a Berna un Memoriale svizzero per le vittime del nazionalsocialismo. Nel loro contributo, Fabienne Meyer (Università di Friburgo) e Gregor Spuhler (Archivio di storia contemporanea dell'ETZH) spiegano a chi sarà dedicato questo luogo di memoria nazionale e quali contenuti storici vi saranno trasmessi.

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La Repubblica partigiana dell'Ossola, nata alle porte della Svizzera nel 1944, è esistita per due mesi prima di essere espugnata con la forza dalle truppe fasciste, provocando un esodo di profughi verso la Svizzera. Jean-Noël Wetterwald racconta la sua scoperta di questo episodio e presenta il libro che gli ha dedicato.

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David Brun-Lambert e Carole Harari presentano la serie documentaria in podcast “À la frontière, L'accueil des réfugié-es en Suisse, 1940-1945”. In dialogo con degli storici, la serie indaga vari aspetti dell'accoglienza dei rifugiati in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale. Gli ultimi due episodi sono dedicati alla memoria di questi eventi.

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Il respingimento di migliaia di rifugiati ebrei alle frontiere della Svizzera durante la Seconda guerra mondiale è un argomento che è stato a lungo escluso dalla memoria pubblica del paese. Charles Heimberg (Università di Ginevra) analizza le principali tappe dello sviluppo di questa memoria, la sua fragilità e le minacce che deve affrontare oggi.

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Nel febbraio 1945, un treno proveniente dal ghetto di Theresienstadt portò a San Gallo 1.200 ebrei perseguitati dalla Germania nazista. Anna Voser, Helen Kaufmann e Thomas Metzger presentano il progetto “Zug in die Freiheit” dell'Alta scuola pedagogicha di San Gallo (PHSG), che studia questa operazione di liberazione e le storie di vita di coloro che furono salvati, sviluppando su questa base un dispositivo di mediazione storica.

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Bettina Zangerl (AfZ) presenta un progetto memoriale realizzato in collaborazione dall'Archivio di Storia Contemporanea (AfZ) e dall'Unione Svizzera dei Comitati di Aiuto Ebraico (VSJF), che prevede la salvaguardia dei documenti privati di sopravvissuti all'Olocausto e la realizzazione di interviste per documentare le loro esperienze e storie individuali.

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L'archeologia ha recentemente iniziato a interessarsi ai campi di internamento della Seconda guerra mondiale. Géraldine Delley e Virginie Galbarini (Laténium) presentano la mostra che il Museo Archeologico Laténium di Neuchâtel sta dedicando a questo tema.

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Fabienne Meyer (Fribourg) ripercorre la storia dei monumenti commemorativi alle vittime della Seconda guerra mondiale in Svizzera. Descrive il cambiamento di paradigma seguito alla Commissione Bergier, che ha portato all'emergere di una memoria critica del periodo bellico. Secondo l'autrice, l'attuale sviluppo di un memoriale nazionale alle vittime del nazionalsocialismo rappresenta una seconda cesura.

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Enrico Natale (direttore di infoclio.ch, Berna) spiega le ragioni della scelta del tema della conferenza del 2024, tra le iniziative in corso in Svizzera e le nuove sfide memoriali poste dall'ascesa dei partiti di estrema destra in Europa.

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