CfP: Convegno di Friburgo "Disabilità, povertà e lavoro nel Medioevo"

31. Gennaio 2025
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Per il periodo medievale, gli studi sulla disabilità si sono affermati all’inizio del nostro secolo. Oggi sono ben rappresentati, tanto nelle scienze storiche quanto negli studi filologici e letterari, soprattutto nel mondo anglosassone, ma anche (sia pur in misura minore) in Germania e in altri paesi ; meno nel mondo accademico francofono.

Le persone con disabilità, tuttavia, nell’àmbito della ricerca accademica sul Medioevo erano apparse già in precedenza: negli studi sulla povertà. Nei principali contributi apparsi tra gli anni ’60 e gli anni ’90 del Novecento, come quelli di Michel Mollat e Bronislaw Geremek, si è spesso partiti dal presupposto che disabilità e povertà fossero inestricabilmente legate : gli infirmi, secondo autrici e autori di questi studi, non erano in grado di lavorare a causa dell’età avanzata o della disabilità, e questa incapacità di lavorare portava inevitabilmente alla povertà. Allo stesso tempo, gli studi sulla povertà nel Medioevo presentano le persone disabili come i poveri buoni per eccellenza, pienamente legittimati a chiedere la carità al contrario dei mendicanti abili, che approfittano della società per pigrizia o vizio. Così, nonostante alcune ricerche più articolate e attente alle sfumature, nel tempo si è imposta l’immagine del disabile come mendicante, che non è stata più messa in discussione.

È pur vero, d’altro canto, che l’iconografia medievale invita a queste scorciatoie, poiché all’epoca il modo più efficace di raffigurare un povero, oltre a vestirlo di stracci e a fargli tendere la mano, era rappresentare visibilmente la sua disabilità e gli oggetti a essa associati, come stampelle o gambe di legno. Inoltre le fonti storiche più abbondanti, come l’agiografia, le pratiche dei governi urbani e i documenti trasmessi dalle istituzioni caritatevoli, sembrano associare disabilità e povertà in modo quasi automatico.

Proprio allo scopo di riesaminare questa associazione automatica, dal 3 al 5 settembre 2025 l’Istituto di Studi medievali dell’Università di Friburgo organizza un convegno internazionale e interdisciplinare sul tema « Disabilità, povertà e lavoro nel Medioevo ». Le categorie implicate sono, in effetti, già di per sé problematiche, dal momento che nel Medioevo quella di « disabilità » (o « handicap », « disability », « Behinderung »/ « Beeinträchtigung ») non esiste, mentre quelle di « povertà » e persino di « lavoro » sono altamente polisemiche e necessitano di essere storicizzate.

L’obiettivo del convegno sarà, dunque, quello di coinvolgere discipline diverse – storia, storia dell’arte, archeologia, storia del diritto, letteratura (in diverse lingue), filosofia, teologia – per riflettere sui legami tra disabilità, povertà e lavoro attraverso il ricorso a una varietà di materiali e fonti (letterarie, iconografiche, normative, pratiche). L’incontro, inoltre, offrirà l’opportunità di interrogarsi insieme su questioni specifiche che riguardano le persone disabili, quali ad esempio la presenza di disabili che nelle fonti non appaiono come né poveri né inattivi, l’accettazione sociale della loro inattività e le loro diverse esperienze di lavoro (o l’assenza di esse) a seconda dello status sociale e del genere. 

I contributi di giovani ricercatori e ricercatrici sono benvenuti. Le lingue del convegno sono il francese, il tedesco, l’italiano e l’inglese. La scadenza per la presentazione delle proposte è il 31 gennaio 2025. I costi di viaggio e di alloggio sono coperti.

Contatti : Olivier Richard, professore Storia medievale, olivier.richard@unifr.ch

Organizzato da
Medieval Institut of the University of Fribourg

Veranstaltungsort

University of Fribourg
1700 
Fribourg

Informazioni sui costi

CHF 0.00