Cfp: Prima Conferenza Nazionale italiana di Public History

30. November 2017
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Argomento:

ll Comitato Costituente della Associazione I taliana di Public History, a cui hanno aderito le principali associazioni di studiosi di storia nel nostro Paese su invito della Giunta centrale per gli studi storici e della IFPH - International Federation for Public History, convoca la Prima Conferenza italiana di Public History a Ravenna dal 5 al 9 giugno 2017 in concomitanza con la IV conferenza internazionale dell’IFPH.

La nuova Associazione nazionale, la prima in Europa ad aderire alla IFPH, nasce dalla convinzione che, anche se l’università rimane centro fondamentale di formazione e produzione di ricerca storica, la conoscenza storica e la sua pratica non hanno come limiti il mondo accademico. I nfatti, essa è prodotta e si manifesta in una molteplicità di luoghi e per scopi diversi a opera di storici professionisti e appassionati volontari. La conoscenza della storia, attravers o linguaggi e mezzi diversi, si produce, si comunica e si diffonde in musei, archivi, fondazioni, istituti, associazioni culturali come anche nelle imprese dell’industria culturale, dall’editoria al broadcasting, dal cinema al web. Per fare solo qualche es empio , si pensi alle mostre e ai percorsi espositivi, ai festival di storia e alle manifestazioni di rievocazione storica, ai film documentari e alle fiction, ai siti web e ai gruppi social dedicati a temi di storia, ai programmi radiofonici e televisivi, ai periodici in edicola, ai best seller di divulgazion e , agli eventi pubblici in occasione di anniversari e commemorazioni, ma anche alle commissioni di inchiesta e di arbitrato, alle ricerche finalizzate a politiche di intervento culturale, sociale e urba nistico, alle iniziative di turismo culturale, alle campagne di raccolta di fonti orali nelle comunità e nelle imprese, alle tante iniziative che hanno fra gli obiettivi il coinvolgimento di giovani e anziani per il recupero di memorie individuali e per l’ emersione di archivi e documenti familiari, dalle lettere agli album fotografici. L’elenco è solo parziale ed è sempre in evoluzione.

Di recente anche nel nostro Paese il mondo dell’alta formazione universitaria ha iniziato a prestare una specifica attenz ione al campo della P ublic H istory per rispondere all’esigenza di formazione di nuove figure professionali: i public historian. Oltre a competenze storiografiche e sulle metodologie della ricerca storica , ai public historian si richiedono altre specifiche capacità e competenze . Operano infatti all’interno di équipe, più o meno complesse, in ambienti spesso tecnologicamente avanzati, per la produzione di contenuti destinati a un pubblico potenzialmente molto ampio raggiungibile solo attraverso linguaggi e tecniche appropriate. Affrontano la complessità del mercato, con le sue potenzialità, i suoi vincoli e i suoi rischi , interagendo con altri soggetti portatori di interessi div ersi : i committenti pubblici e privati, i destinatari della comunicazione , altri professionisti e operatori d ell’arena pubblica . Puntano alla partecipazione e al coinvolgimento del pubblico non solo nelle fasi finali di un progetto.

Scopo dell’ Associazion e Italiana di Public History è favorire lo sviluppo della Public History in Italia attraverso la creazione di momenti di conoscenza e confronto fra tutti coloro che la praticano , promuovendo l'insegnamento, la ricerca e la valorizzazione delle migliori esperienze.

La Conferenza Nazionale di Ravenna, nel corso della quale si svolger à l’ assemble a plenari a dell’Associazione, sarà la prima occasione per discutere e condividere esperienze e pratiche e per confrontar s i sulle tante sfide della Public History : come colmare lo iato fra la ricerca storiografica e il senso comune storico; c ome attrarre nuovo pubblico, di giovani e meno giovani , attraverso progetti di partecipazione ; c ome far sì che la storia sia percepita come risorsa essenziale per la comprensio ne del presente e la progettazione del futuro ; c ome contribuire all’affermazione di una maggiore consapevolezza del valore del sapere storico quale requisito per l’esercizio di una piena cittadinanza ; come progettare la formazione più adeguata per risponde re a queste sfide .

Al fine di far emergere la varietà delle esperienze oggi in atto in Italia ( forme diverse di coinvolgimento del pubblico e delle comunità, progetti promoss i da soggetti pubblici e privati, uso di tecniche e linguaggi che consentono una notevole varietà nel modo in cui lavorare con il passato , costruire e comunicare il racconto storico) si è scelto di non indicare un unico tema specifico per l’invio di proposte . L’invito a partecipare e a mandare proposte è rivolto oltre che a storici e archeologi , anche a curatori di mostre e di musei , a archivisti e bibliotecari, a geografi e architetti , e più in generale a quanti operano nell’industria dei contenuti e in ambito creativo occupandosi di storia, come scrittori, giornalisti, artisti, reg isti , autori di te a tro , di cinema e di documentari , musicisti, ma anche collezionisti e appassionati cultori di storia locale e non . In occasione della sua prima conferenza nazionale e della sua assemblea fondatrice, l’Associazione Italiana di Public History intend e cosi creare occasioni di confronto e di riflessione fra chi opera e lavora con e sul passato sui modi in cui la storia è present e nella società, dall’università alle piazze, nella cultura alta e in quella popolare , nella vita quotidiana .

Temi e ambiti di esperienza
• La storia nei musei, nelle mostre e nei percorsi espositivi
• Storia orale e memorie di comunità
• Storia urbana
• Storia dell’ambiente e del paesaggio
• Patrimonio culturale materiale e immateriale : accesso e conservazione
• Archeologia leggera e identità territoriali
• Archeologia pubblica per il governo del territorio
• Documentazioni materiali e strutture di comunicazione diffusa
• Politiche pubbliche
• Le committenze di ricerca e/o comunicazione nel campo della storia da parte di enti pubblici e privati
• Storia e comunicazione d’impresa
• Le riviste di storia e il loro pubblico
• Documentari televisivi e cinematografici di genere storico
• Film storici e serie TV
• Il racconto storico nella letteratura, nei fumetti e nei videogiochi
• L’ Open Access e le nuove forme di comunicazione della storia: strumenti e scopi
• Digital Media, Internet e la scrittura collaborativa della storia
• Digital public history
• Etica professionale e public history
• Ruolo sociale dello storico
• L’uso pubblico della storia
• Quale mercato per la storia?
• Il collezionismo: quale contributo alla ricerca e alla comunicazione?
• Gli storici amatoriali
• Mobile App dedicati alla storia
• Esperienze di crowd sourcing
• Rievocazioni e Living History
• Turismo culturale
• Insegnare la Public History
• Chi sono i public historian in Italia
• Per un atlante della public history in Italia

Invio delle proposte
Le proposte originali sia sotto forma di panel , di 3 o 4 partecipanti , sia di singole relazioni ( che verranno poi integrate in panel dal comitato scientifico ) dovranno essere corredate da un abstract in italiano e in inglese (2000 battute) e da un breve c.v. del/la proponente . Per le propost e di panel la/il coordinatrice/tore fornirà un ulteriore abstract generale in italiano e in ingl ese per descrivere gli scopi del panel. Le proposte devono pervenire entro il 30 novembre 2016 p.v. all’indirizzo della segreteria della Giunta Centrale per gli Studi Storici a Roma: segreteria@gcss.it

La durata prevista per ogni panel è di 90 minuti, di cui al meno 20 minuti riservati alla discussione Entro febbraio 2017 verrà elaborata e diffusa la prima bozza di programm a. Un a c all for post er p er l’illustrazione di singoli progetti sarà lanciato all’inizio del 2017

Organisiert von
AIPH - Associazione Italiana di Public History

Veranstaltungsort

Ravenna
tbd
48121 
Ravenna

Kontakt

Segreteria della Giunta Centrale per gli Studi Storici a Roma

Sprachen der Veranstaltung
Italienisch

Zusätzliche Informationen

Kosten

CHF 0.00

Anmeldung

Anmeldung bei Kontaktperson
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